21. gennaio 2014 · Commenti disabilitati su Accertamento della responsabilità penale del medico · Categorie:Senza categoria


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Non ci sono statistiche ufficiali, ma si può affermare con certezza che, negli ultimi anni, i processi che vedono Medici, imputati per casi di colpa professionale, sono in costante aumento.
Il tema della responsabilità medica per colpa professionale tiene banco (in dibattiti, convegni e congressi) eppure è certo che la risposta terapeutica nel Sistema Sanitario del nostro Paese è buona, che gli eventi avversi gravi sono pochi, che i casi in cui al processo segua la condanna penale del Medico sono pochissimi.
È verosimile che l’origine del clamore che circonda la colpa medica sia dovuta, in buona parte, alla risonanza mediatica dei casi C.d. di “mala sanità” ma l’interessamento dei media trae motivo anche da ragioni socioculturali, già oggetto di analisi in molteplici convegni, e che conviene brevemente illustrare.

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CASISTICHE DI RISARCIMENTO

L’ottimismo riguardo i casi sporadici è purtroppo mancanza di prospettiva storico-evolutiva.
Nei paesi anglosassoni che ci precedono in questa cultura dell’obbligazione di risultato anzichè di mezzi per la prestazione medica si osservano ormai situazioni standard di danno risarcibile.
In Italia si può affermare che nei seguenti casi la giurisprudenza quasi sempre accerta la colpa e l’obbligo di risarcimento:
Ostetricia e ginecologia

  • morte della paziente durante il parto
  • ipossia neonatale
  • ritardo nell’esecuzione di parto cesareo
  • ritardo nell’espletamento del parto e conseguente morte del neonato o grave invalidità
  • mancata diagnosi di malformazioni in epoca prenatale in tempo utile per poter effettuare un aborto terapeutico
  • mancata rilevazione di virus durante la gravidanza quali ad esempio: toxoplasmosi, rosolia, citomegalovirus, herpes genitali ecc.
  • sindrome da trasfusione
  • feto fetale non diagnosticata nelle gravidanze gemellari monocoriali
  • mancata diagnosi di placenta previa centrale
  • mancata diagnosi di distacco di placenta
  • mancato monitoraggio di gravidanza ad alto rischio
  • distocia di spalla lesione del plesso brachiale
  • frattura della clavicola uso di ventosa e di forcipe e relative lesioni
  • lesioni al feto a seguito di amniocentesi/villocentesi
Altre tipologie di responsabilità in ginecologia
  • mancata diagnosi di tumori dell’apparato genitale femminile
  • errate terapie per la cura della sterilità
  • prescrizione di terapie senza adeguati controlli (es. la prescrizione della terapia anticoncezionale)
  • Isterectomia evitabile.
Neuro Chirurgia
  • Lesioni alle terminazioni nervose o al nervo motorio durante intervento chirurgico d’ernia del disco
  • Lesioni al midollo spinale dovute alla non immobilizzazione della colonna vertebrale
  • Lesioni al midollo spinale durante l’esecuzione d’intervento chirurgico con conseguente paralisi degli arti
Anestesia
  • morte nel corso di anestesia negli interventi
Chirurgia generale
  • Lesioni di nervi, vasi, organi, durante interventi chirurgici
  • Garze e ferri chirurgici lasciati in corpo dopo gli interventi
  • Suture (abnormi, tolte troppo precocemente)
  • Aderenze post-operatorie
  • Emboli, tromboembolie per mancata terapia anticoagulante
  • Clips mal posizionate
  • Infezioni post-operatorie
Oncologia
  • Perdita di chance di guarigione o di sopravvivenza, compromessa per omessa o ritardata diagnosi
  • Prescrizione di accertamenti non idonei
  • Interventi troppo demolitivi rispetto alla diagnosi
  • Interventi incompleti, che hanno comportato nuovi interventi chirurgici
  • Radio e chemio terapia effettuata con ritardo o in dosi non adatte
Radiologia
  • mancata diagnosi di patologie come tumori o altre patologie per le quale è importante intervenire in maniera rapida (es. con un intervento)

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